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Contrordine! La vera dieta Paleo preferiva le piante alla carne, la scoperta che cambia tutto

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Secondo uno studio, quella che noi oggi chiamiamo « paleo» era probabilmente composta per l'80% da piante. Altro che , insomma: primi cacciatori-raccoglitori umani mangiavano principalmente piante e verdure, secondo reperti archeologici che minano l'idea comune secondo cui i nostri antenati vivevano con una dieta ricca di proteine e ricca di carne

Non è un caso venga anche definita “dieta dell'età della pietra”, “dieta del cavernicolo” o “dieta primordiale”: la famosa dieta Paleo avrebbe le sue fondamenta in uno stile alimentare che rifletterebbe le abitudini dei popoli cacciatori-raccoglitori dell'era paleolitica. Un regime, dunque, prevalentemente basato su carne, ma anche pesce, frutti di mare, semi e noci.

La popolare dieta Paleo, insomma, quella che noi tutti conosciamo oggi, si basa sulla convinzione che sia meglio mangiare come i nostri antenati attenendosi a una dieta in gran parte a base di carne. Ma un nuovo studio suggerisce che alcuni dei nostri antenati preferivano piuttosto una dieta composta per lo più da piante.

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La saggezza convenzionale sostiene che le prime economie umane si concentravano sulla caccia, un'idea che ha portato a una serie di mode alimentari ad alto contenuto proteico come la dieta paleo, spiega Randy Haas, professore assistente di antropologia presso l'Università del Wyoming che ha guidato lo studio.

La nuova analisi, in sostanza, mostra che le diete erano in realtà composte per l'80% da materia vegetale e per il 20% da carne.

La scoperta

Lo studio si è concentrato sui resti di 24 individui prelevati dai luoghi di sepoltura di Wilamaya Patjxa e Soro Mik'aya Patjxa, sulle Ande, e risalenti a un periodo compreso tra 9.000 e 6.500 anni fa. Qui gli scienziati hanno analizzato le ossa, confrontando le forme chimiche di carbonio e azoto con quelle trovate nelle piante e negli animali locali e l'analisi ha suggerito che gli alimenti vegetali costituivano la maggior parte della dieta degli individui, mentre la carne svolgeva un ruolo secondario.

Il cibo è incredibilmente importante e cruciale per la sopravvivenza, soprattutto in ambienti ad alta quota come le Ande – dice Jennifer Chen, prima autrice dell'articolo. Molti studi archeologici sui cacciatori-raccoglitori, o raccoglitori, sono incentrati sulla caccia e su diete ricche di carne, ma stiamo scoprendo che i primi cacciatori-raccoglitori delle Ande mangiavano principalmente cibi vegetali come tuberi selvatici.

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I ricercatori hanno anche trovato prove di resti di piante bruciate e modelli distinti di usura dentale sugli incisivi superiori di diversi individui che indicano che i tuberi, forse patate selvatiche, erano la fonte di cibo più importante. In più, secondo quanto emerso, a costituire la maggior parte della carne nella dieta erano i grandi mammiferi, come cervi o lama, piuttosto che animali più piccoli, come uccelli o pesci.

Curioso no? Non male, per togliere definitivamente di mezzo l'idea che spesso abbiamo che una dieta esclusiva come in questo caso, che abbonda di alcuni nutrienti eliminandone completamente altri, faccia al caso nostro. Non fosse altro che la dieta Paleo aveva già di per sé delle controindicazioni tipici delle diete iperproteiche, dunque non equilibrate. E spesso, infine, simili diete portano a un unico sgradevole svantaggio: appena si torna alle precedenti abitudini alimentari, si recupera in poco tempo il peso perso.

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